Che cos’è la cellulite e come si manifesta
Tutte le donne la conoscono come “cellulite”, ma in realtà il nome scientifico è panniculopatia edematofibro-sclerotica (PEFS).
Il termine definisce uno stato infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo causata da molteplici fattori genetico-costituzionali, ormonali, circolatori e comportamentali.
Il tipico aspetto a “buccia d’arancia” della pelle è dovuto all’aumento del numero e del volume delle cellule adipose e all’ispessimento del tessuto connettivo, la “maglia” che tiene organizzate queste cellule. Queste alterazioni, che derivano da problemi della microcircolazione del tessuto adiposo, a loro volta favoriscono l’instaurarsi di un circolo vizioso che comporta ulteriore ostacolo alla normale microcircolazione e maggior ristagno di liquidi con conseguente aggravamento dello stato infiammatorio e dunque peggioramento dell’inestetismo.
Così, la consistenza del tessuto sottocutaneo si modifica e si manifesta quell’insieme di fenomeni definito comunemente cellulite: gonfiori, noduli, fossette e, appunto, pelle a buccia d’arancia.
L’alterazione estetica può talvolta essere accompagnata anche da sensazioni dolorose, fragilità dei capillari e formicolii.
Di norma la cellulite colpisce glutei, cosce e fianchi e riguarda soprattutto le donne perché nel sesso femminile la percentuale maggiore di massa grassa è maggiore, ma anche perché c’è una rilevante influenza da parte degli ormoni, sia estrogeni che progesterone.